Quando, alla fine del 2020, avevamo lanciato la campagna WHO DA F*CK IS JAIR BOLSONARO l’idea che quasi 9.000 km quadrati di Foresta Amazzonica venissero distrutti ogni anno era sconcertante.
A due anni di distanza, nella seconda metà del governo Bolsonaro, lo scenario è ancora più allarmante, con il record di foresta disboscata o bruciata in incendi incontrollati: oltre 4.000 km quadrati in soli sei mesi, una superficie ampia 3 volte l’area urbana di Roma. E molti esperti iniziano a parlare di un punto di non ritorno, oltre a cui la Foresta Amazzonica non potrà più agire come grande regolatrice del clima per tutto il pianeta.
L’addio di Bolsonaro, quindi, è sì una notizia da festeggiare, ma senza abbassare la guardia: il cammino per salvare la foresta è ancora lunghissimo e potremo affrontarlo con successo solo con uno sforzo collettivo.
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